
La realtà è una questione complessa e soggettiva. Spesso quando si discute con qualcuno e il discorso si approfondisce su temi legati alle emozioni, alle sensazioni, o a questioni più scientifiche, la persona con cui stai parlando potrebbe tirarsi indietro dicendo di essere un realista, che non crede a certe affermazioni e che deve vedere e toccare per credere. È interessante notare che talvolta rifiutano anche argomenti scientifici provati, solo perché non sono stati visti in TV o imparati a scuola, o perché non hanno ricevuto quelle informazioni da qualche altra fonte. Ma la verità è che se si facesse uno sforzo per cercare qualsiasi tipo di informazione, essa è disponibile a chiunque sia interessato, anche tramite i social media.
Ma diciamo che dobbiamo fare affidamento sulla realtà per credere, dimostrare o spiegare qualcosa. Molte persone si chiedono: “Come posso pensare positivamente e godermi la vita quando vedo così tanto dolore, sofferenza e infelicità? Come posso essere felice in una realtà del genere?”
Esaminiamo quindi quale sia la realtà secondo i nostri sensi, tramite i quali percepiamo le cose intorno a noi. Se posso toccarlo, sentirlo, annusarlo, vederlo e gustarlo, allora è reale. Esaminiamo quindi i sensi uno per uno e vediamo fino a che punto possiamo fare affidamento su di essi per determinare la realtà.
VISIONE
La vista è la capacità degli esseri viventi di percepire informazioni sul mondo circostante, catturando e analizzando i raggi solari che raggiungono gli occhi. La luce entra negli occhi attraverso la cornea (la parte trasparente dell’occhio) e passa attraverso la pupilla (il punto nero dell’occhio). La lente nell’occhio inverte l’immagine e la proietta sulla retina nella parte posteriore dell’occhio. La retina è coperta da milioni di cellule nervose sensibili che inviano l’immagine sotto forma di impulsi bioelettrici alla parte posteriore del cervello attraverso il nervo ottico. Il cervello capovolge l’immagine e la proietta nella giusta direzione.
Ma alla fine, la luce non arriva al cervello, solo alcuni impulsi. In altre parole, ciò che “vediamo” non è la riflessione luminosa reale dell’oggetto che stiamo osservando, ma piuttosto una sorta di ologramma che gira nella nostra testa.
Gli scienziati hanno dimostrato che non abbiamo accesso allo spettro completo della luce. Secondo la biologia classica, i nostri occhi percepiscono circa il 3% dell’intero spettro luminoso, il che significa che siamo praticamente “ciechi” alla realtà. Secondo le ultime ricerche, se l’intero spettro luminoso fosse alto quanto l’altezza di un grattacielo di cento piani, noi percepiremmo con i nostri occhi una realtà delle dimensioni di un minuscolo granello di sabbia. Vale la pena riflettere su questo, non trovi?
UDITO
L’udito è la capacità degli esseri viventi di percepire informazioni sul mondo circostante, catturando e analizzando i suoni che raggiungono i nostri organi uditivi. Il suono viaggia attraverso l’aria come vibrazioni, chiamate onde sonore. Passano attraverso il canale uditivo e arrivano al timpano, che vibra. Il timpano è collegato a tre piccole ossa – martello, incudine e staffa. Le vibrazioni passano attraverso queste ossa, la staffa preme sull’orecchio interno – una parte a forma di spirale profonda nell’orecchio e piena di liquido. Il liquido si muove, facendo muovere anche le piccole ciglia attaccate alle cellule nervose. Attraverso il nervo uditivo, i neuroni inviano segnali al cervello. Non è il suono, ma il flusso di corrente – impulsi bioelettrici. Nel centro uditivo della corteccia cerebrale, questi vengono interpretati, quindi l’udito avviene anche nel cervello, proprio come la vista. Ma nel cervello stesso c’è silenzio. Ci sono solo segnali elettrici, attraverso i quali percepiamo l’ambiente sonoro intorno a noi.
A titolo di confronto, i cani possono rilevare vibrazioni sonore da 16 Hz a 45 kHz. Negli esseri umani, è solo da 20 Hz a 20 kHz. Le lucertole invece possono sentire frequenze alte fino a 80 kHz, infatti vedono e sentono così – con gli ultrasuoni. La loro realtà è simile alla nostra?
OLFATTO
L’olfatto è la capacità di percepire le sostanze trasportate nell’aria o disciolte nell’acqua attraverso il loro odore. L’aria entra nelle cavità nasali attraverso le narici. Successivamente, penetra nella gola, passa attraverso la trachea e raggiunge i polmoni. Nella parte superiore delle cavità nasali ci sono circa un milione di recettori olfattivi o più di 10 milioni di cellule olfattive. Questi inviano impulsi nervosi alla mucosa olfattiva e da lì al cervello, dove vengono riconosciuti i diversi odori. A titolo di confronto, i cani dispongono di più di 40 milioni di recettori olfattivi. Ciò significa che noi non percepiamo ancora l’intero spettro degli odori, ma in modo molto limitato.
TATTO
Il tatto è la capacità degli esseri viventi di percepire informazioni sul mondo circostante e sullo stato del proprio corpo fisico, catturando e analizzando i segnali attraverso la pelle. La pelle è il più grande organo sensoriale, che copre tutto il corpo e ci protegge dagli agenti esterni dannosi. Il suo strato più esterno si chiama epidermide. Sotto di esso c’è un altro strato chiamato derma, dove sono presenti numerosi recettori nervosi che inviano segnali al cervello. Attraverso il tatto percepiamo il contatto, il freddo, il caldo e il dolore. Se i recettori del tatto nel cervello fossero bloccati, non percepiremmo né il dolore né il contatto.
GUSTO
Il gusto è la capacità degli esseri viventi di percepire informazioni sul mondo circostante, catturando e analizzando le reazioni chimiche che arrivano a un organo appositamente designato, la lingua. Sulla lingua ci sono oltre 10.000 cellule gustative che percepiscono il gusto. Ci sono 4 tipi di cellule gustative, disposte in diverse aree della lingua, ciascuna percepisce un diverso gusto: dolce, salato, acido e amaro. Il gusto è un processo chimico che trasforma le molecole degli alimenti in una forma riconoscibile per il cervello.
Come si può vedere, c’è una grande differenza tra ciò che percepiamo, udiamo, vediamo e gustiamo attraverso i diversi organi e la realtà sostanziale con la sua completa vibrazione. Cosa vedremmo con i nostri occhi se potessimo percepire almeno altre due o tre particelle dello spettro luminoso a centinaia di piani?
GLI SCIENZIATI E I FISICI ORMAI DIMOSTRANO CHE L’UNIVERSO IN CUI VIVIAMO NON È TRIDIMENSIONALE. LA FISICA MODERNA E MOLTI FISICI QUANTISTICI PARLANO DI 12 DIMENSIONI DELLA REALTÀ. QUANDO REALIZZIAMO QUESTO, CI RENDIAMO CONTO CHE I NOSTRI SENSI LIMITANO LA NOSTRA PERCEZIONE DEL MONDO INTORNO A NOI. CI SONO COSE E PROCESSI CHE SONO INVISIBILI AI NOSTRI SENSI.
TUTTAVIA, CI SONO PERSONE CHE HANNO SVILUPPATO ALCUNI DEI LORO SENSI, I COSÌ CHIAMATI CHIAROVEGENTI, ESPERTI, ALCUNI CHE PRATICANO LA TELEPATIA, LA TELECHINESI, LA GUARIGIONE ENERGETICA, LA LEVITAZIONE E ALTRO ANCORA. SPESO VEDIAMO BAMBINI CHE FIN DALLA PIÙ TENERA ETÀ MOSTRANO ABILITÀ DA ESPERTI: CANTANO CON UNA VOCE PERFETTA, DANZANO COME SE AVESSERO GIA’ STUDIATO DANZA , SVOLGONO CALCOLI MATEMATICI COMPLESSI, SAPENDO ANCHE TUTTI I NOMI DELLE CAPITALI E ANCHE DI PAESI MENO NOTI, SUONANO IN MODO ECCELLENTE STRUMENTI MUSICALI E COSA ANCORA.
TUTTO QUESTO SONO EVIDENZE CHE IL MONDO STA CAMBIANDO, È SEMPRE PIÙ ACCETTABILE PARLARE DEL MONDO INVISIBILE, DI COSE INESPICABILI, E NONOSTANTE I PERPETUI PESSIMISTI CHE NON VOGLIONO VEDERE, NON VOGLIONO RICONOSCERE QUESTI FENOMENI, PERSONALMENTE VEDO MOLTE PERSONE CHE RIFLETTONO, CHE AMMETTONO E SI INTERESSANO, CERCANO RISPOSTE. E INTORNO A ME CI SONO PERSONE CHE VANN OLTRE, CERCANO DI SPIEGARE, INVECE DI RIFIUTARE SENZA RAGIONIARE. NEL MIO CIRCOLO DI CONOSCENZE CI SONO PERSONE CURIOSE, INTERESSATE E ASPIRANTI AL SAPERE.
GUARDIAMO COSA DICE MICHAEL TALBOT NEL SUO FAMOSO BEST-SELLER, “L’UNIVERSO OLOGRAFICO”. PROPONE UN MODELLO OLOGRAFICO DELL’UNIVERSO, SECONDO CUI LA REALTÀ OGGETTIVA NON ESISTE, TUTTO È UN ENORME OLOGRAMMA CON CUI LA COSCIENZA INTERAGISCE, NOI SIAMO QUESTA COSCIENZA.
“NELL’EPOCA ATTUALE UNO DEI MIGLIORI STRUMENTI CHE UTILIZZIAMO PER ESPLORARE GLI ASPETTI SCONOSCIUTI DELLA REALTÀ È LA SCIENZA. EPPURE, QUANDO SI TRATTA DI SPIEGARE GLI ASPETTI MENTALI E SPIRITUALI DELL’ESPERIENZA UMANA, LA SCIENZA FONDAMENTALMENTE FALLISCE. È EVIDENTE CHE SE LA SCIENZA VUOLE AVANZARE IN QUESTE AREE, DEVE SUBIRE UNA RIISTRUTTURAZIONE FONDAMENTALE”.
ALL’ EPOCA DI EINSTEIN, I FISICI HANNO CONDOTTO UN ESPERIMENTO CHE CHIAMANO “L’EFFETTO DELL’OSSERVATORE”. ALL’INIZIO DEL XX SECOLO, IN UNA GRANDE CONFERENZA SCIENTIFICA A BRUXELLES, SI SONO RIUNITI I PRINCIPALI SCIENTIFICI DEL MONDO DELLA FISICA PER TROVARE UNA RISPOSTA ALLA DOMANDA SE L’ENERGIA SIA FORMATA DA ONDE O PARTICELLE. L’ONDA INDICAVA UNA SOSTANZA INDEFINITA, LA PARTICELLA INDICAVA LA FORMA, LA MATERIA. IL CAMPO DI EINSTEIN CREDEVAMO CHE LA RISPOSTA FOSSE DELLE PARTICELLE, MENTRE IL CAMPO DI NILS BOHR AVEVA SOSTENUTO CHE L’ENERGIA AVEVA NATURA ONDULATORIA. QUINDI, C’È STATA UNA SCISSURA IN CUI OGNI OSSERVATORE HA RILEVATO ESATTAMENTE CIÒ CHE SI ASPETTAVA. IL CAMPO CHE SI ATTENDEVA DI VEDERE ONDE, GUARDANDO NEL MICROSCOPIO… HA VISTO ONDE. E COLORO CHE ASPETTAVANO DI VEDERE PARTICELLE HANNO VISTO ESATTAMENTE QUESTO – PARTICELLE.
COSA SIGNIFICA QUESTO? CHE LA MATERIA CAMBIA A SECONDA DI COME VIENE OSSERVATA, MA SOPRATTUTTO CHE RISPONDE ALLE ASPETTATIVE DELL’OSSERVATORE.
QUINDI, DI CHE REALTÀ STIAMO PARLANDO? O QUESTO CI SUGGERISCE CHE NOI CREIAMO LA NOSTRA REALTÀ CON I NOSTRI INTENTI. PERSONALMENTE CI CREDO E PRENDO LA RESPONSABILITÀ PER LE COSE CHE MI SUCCEDONO NELLA VITA, E ORA CHE CONOSCIAMO QUESTA NOSTRA ABILITÀ, MI DIVERTO E DIRIGO CONSAPEVOLMENTE NELLA DIREZIONE CHE DESIDERO PER LA MIA VITA.
SO CHE MOLTE PERSONE NON ACCETTEREBBERO QUESTA NOSTRA ABILITÀ, PERCHÉ È PIÙ FACILE INCOLPARE QUALCUN ALTRO PER I FALLIMENTI E LE SCONFITTE, PIUTTOSTO CHE ASSUMERCI LA RESPONSABILITÀ DELLA NOSTRA VITA TRA LE NOSTRE MANI.
