
Secondo la fisica newtoniana, l’idea di come funziona il mondo è che tutto ciò che abbiamo intorno a noi è costituito da materia, e questa materia è assolutamente immutabile, non soggetta a nessun tipo di cambiamento. È così com’è e noi non possiamo in alcun modo influenzarla o modificarla. Questa teoria della fisica si è radicata così profondamente per molti anni nelle nostre cellule, nel nostro DNA, che fino ad oggi rimane la paradigma dominante per la maggior parte delle persone su questo pianeta. Ed è proprio per questo che la maggior parte delle persone su questa terra dimentica di avere il diritto e la capacità di creare la propria realtà, invece di limitarsi ad essere semplici osservatori. La fisica newtoniana ci dice che siamo semplici osservatori. Ciò che esiste lo viviamo, possiamo vederlo, ma non possiamo influenzarlo. Dipende da altri fattori, e noi non possiamo influenzare questi fattori in alcun modo. Di conseguenza, siamo semplicemente immersi nel flusso causa-effetto di ciò che già esiste intorno a noi. Questo fino a quando entra in scena Einstein, che comincia gradualmente a rivoluzionare questo paradigma nel quale la maggior parte delle persone è ancora intrappolata fino ad oggi. Einstein scopre la celebre formula breve, in cui spiega che la materia e l’energia sono direttamente proporzionali l’una all’altra. In altre parole, la materia e l’energia sono interconnesse e possono influenzarsi reciprocamente. Ciò significa che tutto il paradigma newtoniano comincia a cambiare lentamente. In seguito, gli scienziati scoprono che l’osservatore ha il potere e la capacità, semplicemente osservando da fuori, di influenzare e modificare ciò che osserva, ciò che vede. È a questo punto che nasce la fisica quantistica, che va ancora più oltre e più lontano. Inizia a scoprire che non solo le particelle subatomiche si comportano in modo diverso a seconda dell’osservatore, delle sue intenzioni e aspettative, ma rivela anche qualcosa di estremamente interessante, cioè che l’atomo non è una materia solida. Secondo la fisica newtoniana, l’atomo è una materia solida, e tra i tanti atomi vi è uno spazio vuoto. In realtà, in seguito, la fisica quantistica scopre esattamente il contrario, ovvero che l’atomo stesso e le particelle subatomiche che lo costituiscono sono in realtà composti al 99,99% di pura energia. Solo lo 0,001% è materia solida. E non solo scoprono che gli atomi possono comportarsi in modi molto strani: non solo possono spostarsi da un luogo all’altro, ma hanno anche la capacità di scomparire e, nello stesso momento in cui scompaiono, riapparire senza alcuna connessione logica in un altro luogo, contemporaneamente alla loro scomparsa. È qui che la fisica quantistica comincia a cambiare il modo in cui noi, che ci occupiamo di scienza delle vibrazioni e capacità di manifestare i desideri, riscopriamo il nostro potenziale per realizzare i nostri sogni. Iniziamo a guardare la realtà in modo quantico. Dalla comprensione newtoniana di come appare il mondo e la realtà — rigida, immutabile e statica — alla comprensione quantistica, che ci dice che l’osservatore, cioè ognuno di noi, con la propria intenzione, le proprie credenze, i propri pensieri e le vibrazioni che emette, ha il potere di modificare la realtà, di cambiare la materia solida, di alterare la manifestazione di questa materia. Quindi, la responsabilità di ogni individuo consapevole che studia la fisica quantistica e la realtà quantistica è quella di creare la propria realtà in modo consapevole, in base a ciò che desidera vivere. Queste conoscenze ci danno la possibilità di creare un mondo più bello, invece di lamentarci e pensare che siamo insignificanti e che nulla dipenda da noi. Ognuno di noi è responsabile della propria realtà. E comprendiamo che non è necessario lamentarsi, ma piuttosto rimboccarsi le maniche e concentrarsi su ciò che vogliamo creare. Lo facciamo comunque inconsciamente, perché ogni giorno creiamo il mondo intorno a noi, ogni cosa, ogni persona, ogni evento. Allora, perché non provare, invece di lasciare che la vita ci accada, a creare la vita che sogniamo? E come dice una canzone bulgara:
“Se accanto a ogni brava persona ne sta almeno un’altra, allora… allora… i miracoli iniziano a succedere“.
