
La nostra piccola Bulgaria ha dato qualcosa di grande al mondo intero! Nel 2002, il ventitreenne Lachezar Tsvetanov ha partecipato a un concorso per la creazione di un libro digitale parlante per non vedenti.
Il giovane, studente all’Università di Bridgeport, ha visto il suo progetto selezionato come il migliore. Lachezar ha superato la concorrenza, conquistando il primo posto e lasciandosi alle spalle i lavori di 146 studenti di 28 scuole di design.
Questa vittoria non è solo per i bulgari, né solo per Lachezar: questa invenzione aiuta tutti i non vedenti a “vedere” e ad adattarsi più facilmente all’ambiente sociale e al mondo. Il libro digitale “parla”, permettendo a queste persone di ricevere informazioni dai libri ascoltandole.
Grazie a questo nuovo tipo di libro digitale, il lettore non vedente può sfogliare avanti e indietro le pagine, prendere appunti o passare rapidamente a un passaggio già evidenziato. Inoltre, il libro parlante ideato dal giovane di Sofia non si differenzia esteticamente dai libri comuni e può essere riposto in una biblioteca.

Si prevede che l’invenzione di Lachezar venga sviluppata affinché il costo non superi quello dei libri parlanti attualmente disponibili. Sono pianificate le registrazioni di circa 30.000 opere, prevalentemente classici della letteratura, in formato digitale.
Di Tsvetanov si sa poco in Bulgaria, ma con la sua invenzione del 2002 ha regalato ai non vedenti di tutto il mondo emozioni letterarie coinvolgenti. Così giovane e già capace di realizzare il proprio potenziale, Lachezar attira i riflettori globali, anche se non quelli della sua stessa patria. Poche persone ci pensano, ma l’impresa bulgara ha cambiato molte vite… ha “aperto” gli occhi di molti.
Il 30 luglio 2012 si è tenuto un concorso per un saggio sul tema “Il libro parlante: il mio universo parallelo”. Il premio è stato vinto da Rumyana Kamenska di Sofia, che ha dichiarato: “Per chi vede, il mondo è arricchito da una grande varietà di forme e colori. Nel nostro mondo variegato si delineano alcuni piccoli mondi – reali e immaginari.”
Il libro parlante ha aiutato molte persone anche all’estero, come dimostrato dall’incontro con l’Unione dei Ciechi e degli Ipovedenti in Germania. Tutti concordano sul fatto che questa scoperta permette loro di “toccare” e “vedere” l’arte, arricchendo le loro vite e portando luce nella quotidiana oscurità.

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