I successori dei Traci

Recentemente è stato dimostrato dagli scienziati che il 40% dei bulgari portano i geni dei Traci. Inoltre, stanno emergendo sempre più documenti e prove su quanto fosse grande questo popolo. Tempo fa, in un gruppo italiano su Facebook, è stato pubblicato un articolo sui Traci accompagnato da una foto di un tesoro d’oro tracio. Mi ha fatto piacere leggere l’articolo, che era ben scritto, in un buon stile e senza informazioni distorte. Ho lasciato un commento positivo. Uno dei commentatori mi ha attaccato dicendo: “Che cosa avete voi bulgari a che fare con i Traci?”. I suoi commenti erano tristi, affermando che i Traci erano un popolo senza scrittura, che erano un gruppo insignificante e simili. Naturalmente, questo mi ha infastidito, ma non posso nemmeno arrabbiarmi perché, se una persona non si interessa profondamente, questa è l’informazione ufficiale che viene offerta.

Così, le tribù trace erano più di 80, tra cui le più famose sono gli Odrisi, i Bessi, i Geti, i Triballi, i Misi, i Pelasgi, ecc. Molti dicono che la parola “tracio” significa “coraggioso”. Secondo alcuni, il nome Traci è collegato al dio Trakun, il dio del tuono degli Ittiti. Traci significa “quelli che vincono”. Un documento con il nome Traci esiste già dall’età del bronzo, una scoperta dell’archeologa italiana Stella Luigia Achillea. Il documento è datato intorno al 1350 a.C., cioè il 14° secolo a.C., rendendo il nome Traci molto antico e importante.

Secondo altri, i Traci sono menzionati per la prima volta da Omero nel suo poema “Iliade”, dove si parla del re trace Rhesus, descritto come un potente sovrano.

Uno dei più illustri rappresentanti dei Traci è naturalmente Orfeo, noto come un musicista senza pari che, quando suonava la sua arpa/flauto, calmava anche gli animali più feroci. Di lui si raccontano molte leggende. Storicamente, l’insegnamento di Orfeo è il primo insegnamento monoteistico che parla dell’universo come unità, del creatore e dell’uomo come creazione divina che comprende sia il lato spirituale che quello materiale. La purificazione a livello fisico avveniva ai tempi di Orfeo attraverso la musica. Nel suo insegnamento non c’erano sacrifici, non c’era sangue, solo musica. Orfeo stesso sapeva che il ritmo del cuore è 7/8, due brevi e uno lungo, un ritmo che ancora oggi è conosciuto nella danza chiamata “ruchenitsa”. È evidente che Orfeo sapeva che questo ritmo risuonava con la realtà celeste.

I Traci avevano una cosmologia, avevano conoscenze profonde di astrologia e astronomia. Le colline trovate a Sboryanovo sono una copia esatta delle costellazioni, con una precisione maggiore rispetto alle piramidi egizie. Secondo gli archeologi, ai tempi dell’età del ferro, si stabilirono a Sboryanovo le tribù traciche dei Geti, e la regione divenne un centro politico, culturale e religioso. Gli archeologi hanno scoperto che le tombe traciche erano costruite come un’immagine speculare del cielo stellato. Un esempio è la cosiddetta pietra misteriosa scoperta nell’anticamera della tomba reale di Sveshtari, che secondo gli scienziati nasconde antiche informazioni astronomiche.

Come si può definire un tale popolo senza scrittura e ignorante, se possedeva tali profonde conoscenze?

I Traci erano molto abili nella lavorazione dei metalli, soprattutto dell’oro. I tesori ritrovati, i gioielli d’oro, sono realizzati con tale abilità e finezza che anche con le tecnologie odierne sarebbe difficile replicare una tale lavorazione.

Un altro famoso trace e grande condottiero fu Spartaco, il gladiatore trace che guidò una rivolta di schiavi contro Roma nel primo secolo a.C. Non possiamo non menzionare anche il famoso trace Zalmoxis, predecessore di Ippocrate, che sosteneva che il corpo non può essere curato a pezzi e che non si può curare il corpo senza occuparsi dell’anima. L’anima e il corpo devono essere in armonia.

Ci sarebbero molte altre cose da dire sui Traci, ma secondo me, anche solo queste informazioni sarebbero sufficienti per essere orgogliosi del fatto che un tale popolo abbia vissuto nelle nostre terre. Erano abili nella costruzione di carri, valorosi guerrieri, ma anche ottimi guaritori. Alcuni rituali e tradizioni sono vivi ancora oggi. Ci sono molte tradizioni che pratichiamo senza sapere che hanno origine dai Traci. Penso di fermarmi qui e di lasciare che il tempo porti alla luce tutte le informazioni a cui sono giunta anch’io, affinché diventino ufficiali. Altrimenti, ci saranno persone che mi accuseranno di esagerare e sopravvalutare i Traci. Ci sono molte cose nascoste su di loro, ma per quanto si raccontino bugie, prima o poi la verità viene a galla.

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