
L’epoca in cui viviamo oggi è una guerra per l’informazione, per la nostra attenzione, per la nostra energia. Si conducono persino studi ed esperimenti specifici per questo, ad esempio: come disporre i prodotti sugli scaffali di un negozio in modo che influenzino il nostro subconscio. Come presentare i video con immagini che cambiano rapidamente per catturare l’attenzione. In molti, se non in tutti i film, le pubblicità e i vari video presenti online, ci sono messaggi subliminali che mirano a farti piacere qualcuno o qualcosa, a farti votare per un determinato partito politico, a farti pensare in un certo modo… e così via.
In questo modo, iniziamo a vivere una vita completamente rivolta verso l’esterno, chiedendo sempre di più, senza mai dedicare attenzione al viaggio interiore. L’attenzione è rivolta solo all’esterno, verso un mondo consumistico, e nessuno sente il bisogno di porsi domande come:
- Chi sono io?
- Cosa devo davvero imparare?
- Ciò che accade intorno a me fa parte del mio percorso? Lo desidero veramente? Mi sta insegnando qualcosa?
- Oppure è qualcosa che mi viene richiesto da una fonte esterna, da qualche istituzione, ma che non appartiene realmente a me?
In altre parole, questa continua attenzione verso l’esterno ci impedisce di guardare dentro di noi.
Quando non seguiamo il percorso che abbiamo scelto o non adempiamo alla missione che dobbiamo compiere, iniziano ad accadere eventi imprevisti. Si tratta di situazioni che si ripetono, il cui scopo è mostrarci che siamo fuori strada. Inizialmente, si manifestano come piccoli incidenti, che cercano di attirare la nostra attenzione. Ma se li ignoriamo, i problemi iniziano a manifestarsi a livello fisico. Prima come piccoli avvertimenti, dei promemoria, ma poi diventano sempre più complessi e difficili, proprio per catturare la nostra attenzione.
Spesso, le persone non vogliono vedere questi segnali né assumersi la responsabilità di cambiare le cose. Tuttavia, quasi sempre, a livello subconscio, ci si chiede perché accadano certe situazioni. Ma siamo disposti ad ascoltare la risposta? Lì dove si trova il dolore più grande, dove è più difficile, si nasconde il nostro tesoro più prezioso, la nostra risorsa più grande. E vale davvero la pena scavare e cercare proprio lì, senza paura, senza accuse, ma con la responsabilità di sapere che abbiamo nelle nostre mani la possibilità di cambiare.
La scelta di agire per cambiare la nostra vita in meglio richiede la stessa energia della scelta di non fare nulla. A volte, persino il rifiuto di assumersi la responsabilità, facendo finta che non stia succedendo nulla o che non ci sia alcun problema, richiede molta più energia e determinazione rispetto al prendersi la responsabilità e cambiare. Ma basta anche solo provare, e davanti a noi si aprono incredibili opportunità, una dopo l’altra. E inizi a capire qual è il passo successivo, e tutto diventa molto più facile. Per non parlare della sensazione interiore di divina soddisfazione, di quel profondo “Evviva, ce l’ho fatta finalmente”.
Poiché il mio focus è rivolto al cambiamento, all’evoluzione, forse per questo vedo sempre più persone che intraprendono il cammino dell’automiglioramento, della consapevolezza di sé. Vedo intorno a me persone che sono sveglie, che desiderano cambiare la propria vita, assumersi la responsabilità di farlo, persone che lavorano su sé stesse, sulle proprie caratteristiche, che si trasformano e trasformano il mondo intorno a loro.
Credo che la grandezza di una persona risieda in ciò che crea intorno a sé: l’ambiente, le persone, la felicità che genera. E persone del genere si riconoscono facilmente, perché attirano come una calamita. È piacevole stare in loro compagnia, perché non c’è critica e ci si sente liberi di essere sé stessi.
Quindi, non sprecate il vostro tempo con cose che sono temporanee, effimere e, a un certo livello, insignificanti. Cercate di mantenere la vostra attenzione e il vostro focus sulle cose che sono davvero preziose, sui vostri obiettivi e sulla direzione in cui volete andare.
