KAN TERVEL

Nel 718 d.C., gli Arabi attaccarono l’Europa su due fronti: Costantinopoli e la Spagna. Riuscirono a penetrare in Spagna, che dominarono per 700 anni. Tuttavia, a Costantinopoli furono sconfitti da Khan Tervel. Delle 200.000 unità dell’esercito arabo, sopravvissero solo 5.000 uomini dopo la battaglia contro i Bulgari. Nella storia antica, nessuno aveva mai sconfitto un esercito così numeroso.

L’imperatore bizantino Leone III cercava disperatamente aiuto. Costantinopoli aveva solo 2-3 giorni prima di cadere, se non fosse stato per l’intervento di Tervel. Quando Leone III vide il vasto esercito bulgaro, pensò che i Bulgari fossero venuti per finire il lavoro, ricordando la guerra tra Bisanzio e la Bulgaria avvenuta solo cinque anni prima. Ma i Bulgari vennero in soccorso.

Dopo la sconfitta inflitta da Tervel, i cronisti arabi scrissero che gli Arabi temevano soprattutto tre cose: il mare, il califfato e i Bulgari.

Studiando i meriti di Khan Tervel, lo storico inglese Edward Gibbon scrisse che “se al suo tempo gli Arabi fossero riusciti a unire le loro forze a est con quelle a ovest (in Spagna), oggi a Cambridge e Oxford gli studenti avrebbero recitato il Corano, e dal Big Ben nel centro di Londra, invece del suono del grande orologio, si sarebbe udita la voce di un muezzin.”

Successivamente, Tervel fu proclamato Cesare, il titolo più alto pari a quello di Imperatore. Fu canonizzato come santo dalla Chiesa Cattolica Romana, che lo ha benedetto per 1300 anni dopo la sua impresa.

Per chi non lo sapesse, Tervel era il figlio di Khan Asparuh!

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