AMARE NON SIGNIFICA EVITARE IL DOLORE

Una donna camminava da sola nella savana, piena di dubbi e paure,
quando all’improvviso… le apparve una leonessa.

Ma invece di attaccarla, la leonessa si avvicinò con calma.

— Stai bene, madre umana? — chiese con voce ferma ma gentile.

La donna fece un passo indietro, sorpresa.

— Sono incinta… e ho paura.
Voglio proteggere mio figlio, evitare che soffra, che gli manchi qualcosa.
Ma non so se sto facendo la cosa giusta.

La leonessa si sedette accanto a lei e la guardò con occhi saggi.

— Anch’io sono madre.
E anche se la natura è crudele, ho imparato qualcosa di importante:
la protezione eccessiva indebolisce.

Quando i miei piccoli nascono, li proteggo con tutta me stessa.
Ma appena crescono un po’, li lascio affrontare il mondo.

Non perché non li ami…
Ma perché li amo troppo per condannarli alla dipendenza.

La donna ascoltava attentamente.

— E se falliscono? E se qualcuno li attacca?

La leonessa abbassò lo sguardo per un momento.

— A volte succede.
A volte cadono.
Ma non posso ruggire al posto loro.
Non posso cacciare per tutta la vita al posto loro.

Posso solo mostrargli la via.
Il colpo di zampa… devono imparare a darlo da soli.

— E non ti fa male? — sussurrò la donna.

— Ogni volta che li vedo fallire, il mio cuore si stringe — rispose la leonessa.
— Ma mi farebbe molto più male vederli crescere deboli, insicuri, incapaci di sopravvivere.

I miei piccoli devono capire che nulla arriva stando ad aspettare.
Devono imparare a lottare.

— Quindi… devo permettere a mio figlio di sbagliare?

La leonessa si alzò e, prima di allontanarsi, disse:

— Permettigli di ruggire.
Non privarlo della possibilità di scoprire la sua forza.
Stagli accanto, guidalo… ma non fare tutto al posto suo.

I bambini non hanno bisogno di madri che li proteggano dal mondo…
ma di madri che li preparino ad affrontarlo.

La donna accarezzò il suo ventre.
E per la prima volta — invece di proteggerlo soltanto…
gli diede libertà.

— Grazie, madre leonessa.

Insegnamento:

Se vuoi che tuo figlio sia forte e pronto per la vita…
non lo rinchiudere nella gabbia della paura.

Insegnagli a ruggire.
A cadere, rialzarsi e andare avanti.
A lottare per i propri sogni.

Perché amare…
non significa evitargli il dolore.
Ma prepararlo a sopportarlo.

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