RIMANERE SVEGLI IN UN MONDO CHE ADDORMENTA LA COSCIENZA

CI TROVIAMO SPESSO DAVANTI A UNA SCELTA

Molto spesso ci troviamo in situazioni in cui dobbiamo prendere una decisione. Una decisione che sentiamo essere quella giusta per noi. Eppure scegliamo un’altra – non perché la sentiamo, ma perché “si deve”. Perché così ci si aspetta da noi. Perché è la via più facile, più sicura o socialmente accettata. E non perché siamo stupidi o deboli. È solo che la nostra psiche funziona così.


IL PILOTA AUTOMATICO DEL SUBCONSCIO

Passiamo gran parte della nostra vita in modalità “pilota automatico”. Questo significa che non prendiamo decisioni reali, ma reagiamo secondo modelli costruiti nel passato. Il cervello, composto da miliardi di neuroni, crea connessioni sinaptiche tra essi. Più spesso ripetiamo una determinata azione, più forti diventano queste connessioni. Esse creano dei percorsi neurali che diventano parte del nostro comportamento inconscio.

Impari ad andare in bicicletta – lo fai con consapevolezza e sforzo. Lo ripeti molte volte – diventa un’abitudine. Impari a camminare, a mangiare, a parlare, a reagire in un conflitto – ripeti e ripeti finché non devi più pensarci. È un risparmio di energia per il cervello. L’automatizzazione lo protegge dal sovraccarico. Ma allo stesso tempo blocca l’apprendimento. Ti trasforma in una macchina.


TRA COSCIENZA E SONNO

Il cervello funziona in diverse frequenze – alfa, beta, theta, delta, gamma. Lo stato più vigile è quello beta – pensiero attivo, analisi, consapevolezza. In questo stato siamo realmente svegli.

Lo stato alfa è quello in cui spesso entriamo durante attività di routine – guidare, camminare, lavare i piatti. Esteriormente sembriamo attivi, ma il cervello è in uno stato leggermente ipnotico. La corteccia cerebrale (neocorteccia), responsabile del pensiero cosciente e delle decisioni, si disattiva. Funzionano solo le strutture sottocorticali più antiche – le nostre reazioni automatiche. Questo accade anche sotto stress – non pensiamo, reagiamo.

Quando viviamo costantemente in stato alfa, in realtà non siamo svegli. Dormiamo con gli occhi aperti. E più a lungo viviamo così, più la nostra coscienza si chiude. Più perdiamo il libero arbitrio.


COME NASCE L’UOMO

Lo sviluppo dell’essere umano nell’utero attraversa tutte le fasi dell’evoluzione. All’inizio l’embrione assomiglia a un verme, poi a un pesce, poi a un rettile, poi a un mammifero. Non è una metafora, ma un fatto biologico. Noi conteniamo in noi stessi tutta la memoria della vita sulla Terra. Il nostro DNA porta l’esperienza di tutte le fasi evolutive.

Ma ciò che ci rende umani è la nostra capacità di consapevolezza. Non solo percepire, ma separarci dai nostri sensi, osservarli, riflettere su di essi, imparare da essi, creare una rappresentazione interna della realtà.


SPIRITUALITÀ E COSCIENZA

L’animale reagisce all’ambiente che lo circonda. L’essere umano può pensare a cose che non sono qui e ora. Questo è l’inizio della spiritualità. La capacità di pensare al significato, a se stessi, agli altri, a Dio, all’Universo, all’invisibile. Ma questo centro del pensiero – la corteccia cerebrale – è anche il più fragile. In caso di stress intenso, è il primo a spegnersi. Restiamo in balia degli istinti.

Proprio per questo, una persona consapevole è difficile da manipolare. Pensa, mette in dubbio, cerca la verità. Per sottometterla, bisogna spaventarla. Allora spegnerà la sua coscienza e diventerà controllabile.


IL CERVELLO IMPARA ATTRAVERSO LA RICOMPENSA – LA DOPAMINA

Il cervello si sviluppa attraverso il processo di apprendimento. Questo processo è stimolato dalla dopamina – l’ormone del piacere e della ricompensa. Quando impariamo qualcosa di nuovo, quando raggiungiamo un successo, quando siamo sociali, amati, utili – il cervello rilascia dopamina. Questo lo motiva a ripetere l’azione.

Ma oggi viviamo in un mondo in cui questo meccanismo è distorto. I social, i videogiochi, la pornografia, il cibo spazzatura – attivano tutti il sistema dopaminico senza richiedere sforzo reale, apprendimento o interazione. Il cervello viene ingannato. Pensa di aver raggiunto qualcosa di importante. In realtà, è stato solo stimolato artificialmente. Questo porta a dipendenze in cui cerchiamo piacere senza valore.


L’ADDORMENTAMENTO DELLA COSCIENZA

Il nostro cervello rimane in stato alfa continuo se non riceve nuove informazioni sensoriali. Se la nostra quotidianità è fatta solo di routine, senza sfide, senza apprendimento, senza ricerca, la corteccia cerebrale non si attiva. Non c’è veglia. Non c’è elaborazione delle informazioni.

E allora arriva un altro problema – la mancanza di sonno profondo. Perché il cervello non ha ricevuto abbastanza stimoli durante il giorno da elaborare durante la notte. Quando non impariamo, non ci sviluppiamo e non viviamo nulla di nuovo – anche il sonno ne risente.


LA VEGLIA COME STATO DI VITA

Essere svegli significa essere curiosi. Osservare. Cercare. Chiedersi “perché” e “come”, invece di accettare semplicemente “è così”. Sostituire il “so” con “voglio capire”.

La veglia non è tensione. È uno stato di presenza attiva. Di scelta. Di volontà. Di consapevolezza. Di partecipazione cosciente alla propria vita.


LA SAGGEZZA DEL CORPO – L’INTUIZIONE

L’essere umano non è solo cervello. È corpo, cellule, chimica, energia. L’intuizione è conoscenza codificata nel corpo. Le nostre cellule “sanno” cosa è buono e cosa no. Il cuore, la pelle, lo stomaco, l’olfatto – tutto partecipa al processo percettivo.

Molte ricerche scientifiche mostrano che i nostri corpi percepiscono informazioni prima che la coscienza le riconosca. Il nostro olfatto riconosce un partner adatto alla riproduzione prima ancora che ci sentiamo attratti. Il nostro stomaco reagisce allo stress prima che ce ne accorgiamo mentalmente.

L’intuizione non è mistica. È saggezza biologica.


NEUROPLASTICITÀ E AUTODIFESA

Il cervello è estremamente adattabile. Crea nuove connessioni quando impariamo, viviamo esperienze, creiamo. Più percorsi neurali esistono tra due punti, più facilmente può compensare una perdita dovuta a trauma, invecchiamento o malattia. Questo si chiama neuroplasticità – la capacità del cervello di cambiare.

Per questo, la miglior prevenzione contro le malattie neurodegenerative è l’apprendimento. Non smettere mai di svilupparti. Interessarti. Provare cose nuove. Vivere con consapevolezza.


CONSAPEVOLEZZA = LIBERTÀ

Quando sei sveglio, puoi:

– scegliere;

– dire “no”;

– rinunciare a ciò che non è tuo;

– mettere dei limiti;

– essere te stesso.

Persone diverse hanno bisogno di pratiche diverse per restare sveglie. L’estroverso può avere bisogno di rallentare e di silenzio. L’introverso – di movimento ed espressione. È importante conoscere le proprie debolezze – lì si nasconde il tuo potenziale di crescita.


LA MACCHINA E L’UOMO

La tecnologia non è il nemico. È uno strumento. Ma se le permettiamo di guidarci – diventiamo suoi schiavi. Lo schermo è nella mano, in tasca, domani sarà sulla testa. La domanda non è se ci sarà. La domanda è: chi controlla chi?

Possiamo dire allo schermo: “Tu sei il mio strumento. Non io il tuo.” Ma questo è possibile solo se siamo svegli. Se non lo siamo – sarà lui a decidere al posto nostro. A sopire la nostra coscienza.


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