Gli specchi di Kozyrev

Gli specchi di Kozyrev sono poco conosciuti, ma questa invenzione del XX secolo può essere definita una sorta di macchina del tempo, un tentativo di penetrare nel passato o nel futuro.
Gli effetti ottenuti schermando lo spazio con specchi non sono ancora stati studiati e spiegati del tutto, ma la pratica divinatoria del “corridoio di specchi” è nota da tempo.
Oggi, però, non parleremo di divinazione, bensì di strane strutture che alterano il tempo: gli specchi di Kozyrev.

Che cosa sono gli specchi di Kozyrev?
Queste strutture sono comunemente chiamate specchi. Si tratta per lo più di costruzioni in alluminio, realizzate a forma di spirale, che secondo lo scienziato sarebbero capaci di riflettere il tempo fisico e di concentrare determinati tipi di radiazione, come farebbero delle lenti. Questi “emettitori” possono essere anche oggetti biologici.
La costruzione più diffusa, con cui è stato effettuato il maggior numero di esperimenti, è uno specchio di alluminio lucido, piegato in un modo particolare: a forma di spirale di un giro e mezzo in senso orario. All’interno della struttura si trova una sedia per il volontario e una strumentazione speciale. Sulla testa viene posta una sorta di “casco”, simile a una pentola, con sensori.

All’inizio degli anni ’90 sono stati condotti molti esperimenti, soprattutto nell’ambito della percezione extrasensoriale. I risultati non sono del tutto chiari.
Ad esempio, volontari posti all’interno di queste spirali hanno sperimentato diverse sensazioni anomale, come “uscita dal corpo”, telecinesi, telepatia, trasmissione di pensieri a distanza… Tutto questo è stato dettagliatamente registrato nei protocolli di ricerca.
Uno degli obiettivi era studiare e allenare le capacità di chiaroveggenza umana, prevedere il futuro e percepire eventi del passato.

Secondo le ricerche, tali capacità aumentavano notevolmente all’interno delle “stanze” formate dagli specchi metallici curvi. Secondo la teoria di Kozyrev, all’interno dei suoi specchi il tempo modificava la propria densità, e questo provocava l’aumento della percezione extrasensoriale.
Sono state raccontate storie curiose da chi aveva trascorso alcune ore nella camera a specchi: queste persone iniziavano a sentirsi partecipi diretti di eventi storici studiati sui libri di scuola. Eventi singoli, azioni e personaggi noti e ignoti si dispiegavano davanti a loro, come su un grande schermo cinematografico.
Come avvenisse tutto ciò, resta un mistero.

Il meccanismo con cui gli specchi di Kozyrev agiscono sulla coscienza umana e sul tempo non è ancora noto e solo ora si comincia a studiarlo. È difficile dire se gli oggetti vengano realmente trasportati nel tempo o se gli eventi di quell’epoca vengano “proiettati” davanti a loro nel presente…

A proposito, il noto medico e ricercatore Ernst Muldashev, che ha visitato più volte il Tibet in spedizioni scientifiche, afferma che, rispetto alle piramidi d’Egitto e del Messico, le piramidi tibetane sono molto più grandi e la maggior parte di esse è collegata a strutture concave in pietra, che in senso figurato vengono chiamate “specchi”.
Questi “specchi” tibetani di origine sconosciuta hanno somiglianze con gli specchi di Kozyrev.

Kozyrev sosteneva che il tempo fosse un’energia che può essere concentrata, compressa o dilatata. Negli esperimenti condotti con le sue strutture si sarebbe ottenuto il fenomeno della compressione del tempo.
Si può quindi ipotizzare che gli specchi di pietra in Tibet abbiano la capacità di comprimere il tempo.
E poiché sono enormi, il tempo in quei luoghi sarebbe significativamente compresso. Proprio questo effetto potrebbe spiegare il misterioso incidente di quattro alpinisti che visitarono l’area di uno di questi specchi: solo un anno dopo la spedizione, tutti e quattro erano invecchiati rapidamente e morirono. Forse per la stessa ragione i lama raccomandano vivamente di non allontanarsi dal “sentiero sacro” e la valle davanti allo specchio di pietra è stata chiamata “valle della morte”.

Il tempo è uno dei concetti più enigmatici della filosofia e della fisica.
Forse lo studio approfondito del fenomeno degli specchi di Kozyrev potrà avvicinarci alla sua comprensione.

Elena Fyodorova

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