
✨ Quando siamo venuti su questa terra, siamo arrivati con l’enorme entusiasmo del nostro Sé Superiore – pronti a vivere, a creare, a realizzare e a compiere la missione che avevamo scelto già nel mondo dell’energia. Lì, dove eravamo pura luce e amore, sapevamo di essere co-creatori della nostra vita. Sapevamo che ogni esperienza è un successo – che sia gioia o difficoltà – perché tutto è una nostra scelta, fatta per accumulare esperienza e saggezza.
E così, nascendo, ci troviamo davanti a una sfida: tutta l’energia infinita che siamo deve abitare in un piccolo corpo. Iniziamo ad imparare a gestirlo, e allo stesso tempo a conoscere il mondo attraverso le persone intorno a noi. A volte ci sentiamo limitati, rinchiusi, quasi dimentichi della libertà dell’infinito.
Pian piano, il nostro entusiasmo iniziale comincia a svanire. Gli adulti intorno a noi ci insegnano modelli e regole che corrispondono a ciò che la “matrice” considera normale. Così nasce il conflitto: la conoscenza con cui siamo arrivati contro le “verità” che la società ci impone.
Quante volte, quando eravamo felici e saltavamo di gioia, abbiamo sentito dire: “Cosa c’è di così divertente?” oppure “Abbassa la voce, mi fai male alle orecchie!”. Quante volte, quando volevamo esprimerci con un disegno, ci siamo sentiti rispondere: “Che sono questi scarabocchi?”. Così, poco a poco, l’entusiasmo viene spento.
E noi iniziamo a dimenticare i sogni con cui siamo arrivati. A dimenticare la conoscenza che viveva in noi già prima del primo respiro. Invece di seguire il cuore, impariamo a fare tutto “al contrario” – a muoverci contro i nostri desideri.
Ad un certo punto la vita diventa una lotta continua – non per realizzare i nostri sogni, ma per convincerci che “non sono reali”.
Ma la verità è che, quando siamo venuti su questa terra, sapevamo già di poter fare tutto. Sapevamo di essere luce, di essere amore, di essere creatori. Il nostro compito è ricordarcelo. Tornare a quell’entusiasmo originario. Risvegliare di nuovo quella forza che è sempre stata dentro di noi.
Perché la nostra missione più grande è proprio questa: ricordare chi siamo davvero. 🌟
